La produzione biologica in Italia conta oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e circa 73 mila operatori, come strumento per contr...

BIO E' MEGLIO: L'AIAB in Italia

16:30 emma vitiani 0 Comments

La produzione biologica in Italia conta oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e circa 73 mila operatori, come strumento per contrastare i cambiamenti climatici e la lotta alla fame. Questi sono alcuni dei punti chiave della "Carta del Biologico di Bergamo" presentata nell’ambito del G7 dei Ministri dell’Agricoltura che si è svolto qualche giorno fa a Bergamo.

Pochi giorni fa la commissione agricoltura del Parlamento europeo ha adottato il testo del nuovo Regolamento sull’agricoltura biologica che era stato approvato lo scorso giugno 2017 e dalla Commissione speciale per l'agricoltura lunedì scorso. Il prossimo passo sarà l'approvazione della Assemblea plenaria del Parlamento e del Consiglio dei ministri dell'agricoltura. Terminato questo iter si aprirà un percorso legislativo che si prevede si concluderà non prima del 2020. E’ prevista con il tempo la certificazione anche per prodotti diversi da “food and feed”.



FOOD E FEED BIORisultato immagine per prodotto biologico significato
La normativa europea in relazione al biologico copre tutti i prodotti alimentari per uso umano e per uso zootecnico, come i cereali e foraggi per mangimi. Non sono ancora disciplinate le fibre tessili, come lino, cotone, lana, canapa  né i cosmetici. Nell'ambito food e feed ( alimenti e mangimi), quindi, l'intento è la salvaguardia e il miglioramento del suolo e la tutela della biodiversità. L'agricoltura biologica è "organic agriculture" senza fertilizzanti chimici di sintesi, ma solo fertilizzanti organici. Per la difesa delle piante si scelgono varietà magari meno produttive, ma più resistenti a malattie e parassiti, si effettua la rotazione delle colture e la loro consociazione ovvero la scelta di piante che possano trarre beneficio dalla vicinanza con altre, piantando tra le file di una coltura una seconda essenza sgradita ai parassiti della prima. In caso di necessità si possono utilizzare solo le poche sostanze espressamente autorizzate come estratti vegetali, cera d’api e lecitine. La sostanza più “chimica” utilizzabile è il rame, per il quale non si può superare il limite di 6 kg all’anno per ettaro.

  L'AGRICOLTURA BIOLOGICA NON USA OGM

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Le normative che regolano la produzione biologica vietano la coltivazione di piante modificate geneticamente e l’uso di OGM come mangimi negli allevamenti biologici per la produzione di latte o carne. Alcuni OGM in commercio, ad esempio quelli resistenti agli erbicidi, vanno contro con i principi dell’agricoltura biologica, perché sono pensati per essere utilizzati congiuntamente ad un diserbante. Sarebbe però possibile produrre piante geneticamente modificate, ad esempio resistenti naturalmente ad alcuni insetti o virus, che potrebbero essere coltivate in modo biologico senza violare i principi a cui si ispira questo tipo di agricoltura.



La normativa europea copre tutti i prodotti alimentari per uso umano e per uso zootecnico (come i cereali e foraggi per mangimi). Non sono ancora disciplinate le fibre tessili (per esempio lino, cotone, lana, canapa ecc) né i cosmetici. Peraltro esistono marchi internazionali privati che certificano sia il tessile che i cosmetici i cui ingredienti siano biologici (e gli altri componenti, per esempio le tinte per i tessuti e gli altri ingredienti dei cosmetici non siano di sintesi chimica, ma di derivazione naturale).
Per quanto riguarda il tessile bio c’è la certificazione internazionale GOTS cioè la Global Organic Textile Standard. Il GOTS è riconosciuto come il più importante standard per la produzione sostenibile di indumenti e prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica come cotone biologico o lana biologica.Possono essere certificati in base al GOTS: Prodotti tessili,  prodotti chimici per l’industria tessile e attività manifatturiere.



L'AIAB E ANNE MARJATTA HELISTE 

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AIAB è un associazione per promozione sociale che unisce produttori, tecnici e consumatori. Promuove l’agricoltura biologica quale modello di sviluppo sostenibile, basato sui principi di salvaguardia e valorizzazione delle risorse, rispetto dell’ambiente, dei lavoratori,  del benessere animale e della salute di chi consuma.
AIAB ha una struttura federale con l’ufficio centrale a Roma e 15 Associazioni Regionali che operano, in forma autonoma, sul territorio con propri uffici e collaboratori. (www.aiab.it)
La sede dell’AIAB UMBRIA si trova a Ferro di Cavallo a Perugia. (www.aiabumbria.com)


Anne Marjatta Heliste (per amici Mariatta) è nata in Lapponia finlandese. Vive da 26 anni in campagna umbra. E’ sposata con tre figli ormai tutti maggiorenni. Ex - insegnante montessoriana dal 2000 è imprenditrice agricola. Dal 2015 è presidente dell’AIAB UMBRIA (Associazione Italiana per Agricoltura Biologica). Per quanto riguarda gli OGM Marjatta afferma: "Sono ancora molto scettica sugli OGM che sono anche  proibiti nell’agricoltura biologica. Credo più nella selezione che fanno gli agricoltori stessi e nell’innata capacità delle piante di evolversi e adattarsi anche per quanto riguardano i cambiamenti climatici".

Ho conosciuto Marjatta ad un Convegno a Perugia un paio di mesi fa e ci siamo piaciute subito. Gli stessi intenti, lo stesso interesse per la salute, per l'approfondimento di ciò che può migliorare la qualità della vita, dal cibo sano al ritorno alla Natura, dal bisogno di fare chiarezza in ogni campo (il mio dietetico e il suo biologico) e la valutazione dell'uomo nel suo insieme mente, corpo e spirito. Insomma anche Marjatta è olistica e profonda e insieme organizzeremo un incontro che "illumini" sul biologico e sulla Dietetica Olistica Innovativa per il benessere.

UNA CURIOSITA' DA RISOLVERE CHE MI E' STATA CHIESTA: E' MEGLIO LAVARE LA MELA CON ACQUA, BICARBONATO O AMUCHINA?





Sul Journal of Agricultural and Food Chemistry, il bagno di acqua e bicarbonato si è rivelato la soluzione migliore per “ripulire” la mela. Basta lasciare il frutto per una decina minuti in una bacinella d’acqua con bicarbonato di sodio (la proporzione è di solito un cucchiaio per litro d’acqua), e i fitofarmaci con cui è stato irrorata vengono lavati via completamente. Ma purtroppo le tracce non si trovano più sulla buccia, non è detto che non siano presenti dentro al frutto. Nel test dei ricercatori,
il 20% del fungicida e il 4% dell’insetticida - è stato riscontrato sotto la buccia, e ovviamente lì è rimasto anche dopo il lavaggio. Quindi, a meno che il frutto non sia biologico o del vostro giardino, sbucciate bene la mela portando via il primo strato sottile.

BIO E' MEGLIO ma soprattutto CARI AMICI DEL BLOG è necessario mangiare almeno 450 grammi di verdura di stagione, tra cotta e cruda e almeno 2-3 frutti per avere vitamine e minerali, fibre e acqua e per proteggerci dal tumore.

Tanta frutta e verdura, farine integrali e meno carne possibile sono il segreto del benessere e della longevità. RILEGGETE IL POST "NOVEMBRE MESE VEGANO" nel quale parlo anche dei benefici della dieta vegetariana. CON GIOIA EMMA VITIANI













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