Vivere il presente con gratitudine
C’è un bellissimo detto cinese che fa comprendere come sia necessario vivere l’oggi, apprezzandolo appieno: “Il passato è storia, il futuro è un mistero, l’oggi è un dono, per questo si chiama presente!”. Chi ha provato la malattia, la perdita di una persona cara o l’impossibilità di realizzarsi in campo lavorativo o affettivo, vive ricordando continuamente il passato e i traumi subiti. Come in un film, ogni giorno ripercorre i momenti più drammatici e, nell’angoscia, ha paura che nel futuro altre sofferenze possano colpire lui stesso o un famigliare. Il dolore e la paura impediscono di essere nel presente, perché la mente e lo spirito oscillano tra il passato e il futuro. La terapia migliore per affrontare un trauma, anche se rimarrà sempre dentro di noi uno strazio indicibile, è imparare a essere nel presente e vivere qui e ora con fiducia. Essere nel presente significa apprezzare ogni giorno chiedendoci cosa ci darà di buono, cosa potremo fare noi stessi per migliorare e, se abbiamo il dono della fede, ringraziare il Signore per essere lì quel giorno. Non sempre questo esercizio è facile, spesso il passato ci attanaglia e il timore del futuro ci toglie ogni capacità di riflessione, ma sapere razionalmente di dover aprire gli occhi a un nuovo giorno può essere l’inizio della rinascita.
Ogni mattina faccio mentalmente L’ESERCIZIO DI GRATITIDINE: l’elenco delle situazioni per cui sono grata alla vita. Più mi sento preoccupata o triste, più cerco di ampliare le motivazioni per sentirmi felice, includendo tutte quelle che normalmente si considerano scontate, come il vedere, il camminare, avere una famiglia e la tranquillità economica. Da otto anni utilizzo questo metodo con ottimi risultati, lo faccio appena sveglia prima di scendere dal letto. Avendo provato che cos’è il dolore ed essendo a contatto, nella mia attività, con la sofferenza degli altri, mi rendo conto di avere tanti motivi per essere felice. Senza falsa retorica, mi sento grata della vita, d’essere in salute, dei famigliari e degli amici, dei sentimenti che provo, delle persone care che sono nel mondo dello spirito e che ho nel cuore, del lavoro che amo e della mia curiosità intellettuale. Si può essere grati anche di un abito nuovo o delle liete aspettative che il nuovo giorno offre, o di sentirci meglio in salute rispetto il giorno prima. Occorre essere grati di tutto per essere psicologicamente equilibrati e per non indulgere alla materialità e trovare il buono in ogni cosa e in ogni persona.
E’ utile anche ripristinare il “grazie” in famiglia e in ogni occasione in cui ci sentiamo riconoscenti di qualcosa. Quando la gratitudine sarà il sentimento dominante allora anche il presente occuoerà il vostro pensiero e il vostro interesse. Ma mi raccomando vedete il positivo in ogni cosa e in ogni persona.
SIATE LIETI PERCHÉ LA VITA È BUONA
Con gioia
Emma Vitiani
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