RECUPERARE IL BAMBINO CHE E' IN NOI
Immagine di Layla Crisanti di Logos Communication per Emma Vitiani
CARI AMICI DEL BLOG, PER UNA BUONA VITA LE PAROLE CHIAVE SONO:
Recuperare lo stupore dell’infanzia
Recuperare l’ingenuità infantile
Giocare e scherzare
Ricordare solo i momenti belli dell’infanzia
Lasciare andare il bambino sofferente che è in noi
Fare i bambini
Magia
Ridere, scrivere, raccontare e leggere le favole
Stare con i bambini
Imparare dai bambini
Recuperate il bambino che è in
voi, ciò è psicologicamente sano ed è spiritualmente bello
Siamo stati tutti influenzati dalla moderna pedagogia che ci ha fatto
rinunciare presto alla nostra ingenuità infantile e ci ha proiettato dalla
scuola e dalla famiglia all’efficienza troppo presto. Nel 1912, lo psicologo austriaco Carl Guatsv
Jung è stato il primo a parlare di bambino interiore. E’ lui che conia il
termine di “Puer aeternus” (Fanciullo
eterno)
Questo termine sarà ripreso da altri psicologi
e terapeuti, individuando il bambino interiore come il nostro “vero io”, il
nostro “io reale”. Per Jung il bambino rappresenta l’inizio e la fine, la
creatura che esiste prima dell’uomo
Recuperate l’Io bambino perché rappresenta il
rinnovamento della vita, la spontaneità e una nuova l’apertura verso il
futuro.
Se faticate ad essere autonomi e avete sempre
bisogno di aiuto, allora è necessario sacrificare l’Io bambino per crescere, in
questo caso l’adulto è restato infantile ed ha sempre bisogno d’essere accudito
e protetto
Recuperate il bambino che è in voi
perché vi aiuterà a conoscervi meglio, a dare un nome ed anche un volto a certa
inquietudine che vi assale o al bisogno irrefrenabile di fare qualcosa che
è fuori del nostro modo di essere oppure per dare pace al bisogno famelico di
amore e di attenzione o alla paura dell’abbandono.
Il Bambino interiore è una parte
della nostra personalità che non cambia e che quindi mantiene in se’ le
caratteristiche legate al mondo dell’infanzia. L’Io bambino è l’aspetto di
noi che porta nella nostra vita la giocosità, la creatività, lo stupore, il
contatto con lo spirito, ma anche il bisogno e la vulnerabilità
Per insicurezza o per prudenza o per diffidenza
tutti siamo stati portati a proteggere dall’esterno questo io bambino che è in
noi e con il tempo diventa meno accessibile anche per noi.
Emma Vitiani a 3 anni Emma Vitiani "da grande"
in una foto di Gianni Donati scattata nellambulatorio di Foligno nel dic. 2015.
La posizione delle mani sul volto è rimasta la stessa e quasi in ogni mia foto, anche così conservo il bambino che è in me.
Quando ero piccola mio padre mi chiamava “cuor contento”. Ho cercato di
conservare gelosamente quella bambina sorridente, che ad ogni persona che
veniva a casa gli faceva lo show con balletti e racconti inventati al momento.
Pensate che la stessa barzelletta la raccontavo per settimane!
Conservare quella bambina sempre sorridente e divertita mi ha permesso di
restare una persona serena e pronta al sorriso anche ora, nonostante le prove della vita.
Leggete un libro di favole. Bellissimi i tre volumi “Le favole italiane”
di Italo Calvino favole per adulti e bambini di ogni paese italiano
Leggete sempre le favole ai vostri bambini, farà bene a voi e svilupperà
nei vostri figli la creatività e la fantasia. Io sono una grande affabulatrice
quando racconto storie ai bambini. Ho fatto la scout per dieci anni e quando
era Akela per anni ho raccontato ai lupetti “Il libro della giungla” e il
“Secondo libro della giungla” di Rudyard Kipling ai lupetti, con i miei figli
ho inventato favole mie di fantasia, mi bastava una parola proposta esempio “la
casa nella fattoria” per farne una lunga storia, Scrivete le favole con i vostri
figli o nipoti o per loro se ancora non sanno scrivere.
Ha tenuto stretto troppo forte il suo bambino
interiore sofferente l’adulto che ha poca confidenza con il proprio corpo o non
si sente accettato nel lavoro o nell’amore. Dentro di lui c’è ancora la
personalità che aveva quando era piccolo e indifeso, quando era sgridato o
eccessivamente protetto o quando adolescente non si è sentito accettato dai
compagni e ha subito ingiustizie
Riflettete sul fatto ormai risaputo che tanti blocchi emotivi degli
adulti derivano dalle sofferenze, dai traumi e dalle ingiustizie subite da
bambini. Sentitevi liberi come in una nuova rinascita.
Lasciate andare il bambino che ha sofferto e
che è ancora in voi e che ancora vi condiziona nei comportamenti. Quel bambino
non c’è più, c’è un adulto che può staccarsi dai traumi passati.
Recuperate il bambino che è in voi perché vi aiuterà a conoscervi meglio,
a dare un nome ed anche un volto a certa inquietudine che vi assale o al
bisogno irrefrenabile di fare qualcosa che è fuori del nostro modo di
essere oppure per dare pace al bisogno famelico di amore e di attenzione o alla
paura dell’abbandono
Il Bambino interiore è una parte
della nostra personalità che non cambia e che quindi mantiene in se’ le
caratteristiche legate al mondo dell’infanzia. L’Io bambino è l’aspetto di
noi che porta nella nostra vita la giocosità, la creatività, lo stupore, il
contatto con lo spirito, ma anche il bisogno e la vulnerabilità
Per insicurezza o per prudenza o per diffidenza
tutti siamo stati portati a proteggere dall’esterno questo io bambino che è in
noi e con il tempo diventa meno accessibile anche per noi
CARI AMICI DEL BLOG PER UNA BUONA VITA GRAZIE DI SEGUIRMI SEMPRE PIU' NUMEROSI, RECUPERATE IL BAMBINO CHE E' IN VOI PER RITROVARE PACE E STABILITA EMOTIVA.
Come resiste l’Io bambino? Esce fuori ogni
volta che ricordate la vostra infanzia o quando vi lasciate andare a ridere o a
scherzare con facilità o a creare giochi e pensieri solo vostri
Sognate qualche volta ad occhi aperti e
ritroverete quel mondo magico di fantasia che è ancora dentro di voi e che vi
può anche spingere ad osare e a fare passi impensabili per un adulto posato
Sono sicura che i sogni si avverano per chi vive e lavora sognando.
Perciò i migliori auguri che posso fare a chiunque è di imparare a sognare.
CON GIOIA EMMA VITIANI
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