SPORT E DISABILITA' incontro a Orvieto
Venerdì 28 aprile 2017, nella splendida cornice della sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo a Orvieto, ho partecipato con interesse e commozione all’incontro pubblico: “Sport e disabilità: la sfida più bella" presentato con grande sensibilità dal giornalista Alessandro Lidonni. “Un viaggio nel mondo dello sport, tra difficoltà e soddisfazioni” è il messaggio della giornata promossa dal Panathlon Junior - Club di Orvieto
(vedi su www.panathlon.net/club in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico e il Panathlon International e con il patrocinio del Comune di Orvieto. Si deve l'evento anche alla generosa attività di volontariato della dott.ssa Rita Custodi riconfermata presidente Panathlon Club Orvieto.
Il 2016 ha segnato il meritato riconoscimento che la città di Orvieto ha ricevuto da ACES di Comune Europeo dello Sport per il 2017 reso pubblico in sala Consiliare alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò.
Durante la mattinata, alla partecipazione dei campioni paralimpici, si sono affiancate le presentazioni di alcuni lavori realizzati dagli studenti del Liceo Artistico di Orvieto. Toccante il video sul contributo della Musicoterapia per gli studenti del Liceo con disabilità.
Sono
stata invitata a questa importante
momento di riflessione da David Panichi, mio amico e paziente che sta
sperimentando la mia dieta del DNA. David è Presidente di “Bici,
Diabete e Cuore” l' Associazione che nasce dalla sua volontà e
dall’esperienza
di persone che vivono il problema del diabete, delle patologie cardiache
e
della disabilità. Per questa, e per altre Associazioni Onlus, ho tenuto
conferenze sul rapporto Dietetica Olistica Innovativa®
e Pensiero Positivo Creativo per essere sani, sereni e vincenti".
Vedi www.bicicuorediabete.it.spazioweb.it
Nella
foto che segue: in alto David Panichi che nonostante una cardiopatia congenita
che l'ha costretto ad un intervento al cuore e il diabete mellito "cura"
i suoi problemi di salute con il sorriso e il ciclismo praticato
costantemente e più in basso il fratello Luca, il grande "scalatore",
capace di affrontare con positività e tenacia la vetta dello Stelvio con
la sua carrozzina. I gemelli Panichi sono un esempio per noi tutti.
Importante l’intervento del Presidente del
CIP umbria (Comitato Italiano Paralimpico), vedi www.cipumbria.it, Francesco Emanuele che da anni si
adopera per sensibilizzare e far evolvere il mondo dello sport per le persone
con disabilità. Grazie al
suo lavoro, il CIP dell’Umbria è definito
dal Comitato nazionale “Il fiore all’occhiello” di tutti gli altri comitati
regionali. Francesco Emanule, da anni impegnato nel mondo del volontariato, ha
ideato la campagna informativa “Sport e disabilità” mirata
a promuovere l'attività degli atleti paralimpici dell'Umbria. A lui il merito
di aver invitato la campionessa Nicole Orlando a parlare all’incontro di
Orvieto e a presentare nel pomeriggio il suo libro: “Vietato
dire non ce la faccio".
Nella foto sottostante il Cav. Francesco Emanuele accanto al logo del CIP.Tra gli ospiti illustri Anna Miglietta atleta olimpica, medaglia di bronzo ai campionati olimpici di Cuba, coach della Nazionale di Ritmica e Presidente della Società di Ginnastica "La Marmora" che tra le specialità ha una sezione "team Ability" che segue i ragazzi Down anche in atletica, nuoto e tennis da tavolo. Per informazioni vi lascio il link www.ginnasticalamarmora.it
Tra gli ospiti la campionessa romana di Paraduathlon Chiara Vellucci che ha parlato dello sport che pratica con energia e entusiasmo, nella foto del post di Minerva Rona Triathlon:
Gianluca Ciaccamano pluricampione italiano di nuoto e, da tre anni, anche atleta di
paratriathlon. Dopo l’incidente con la moto in seguito al quale ha perso una
gamba, si è riavvicinato allo sport, e nello specifico al nuoto, che praticava
anche prima dell’incidente. “Pensavo di
non riuscire più a pedalare e correre mi sembrava un ostacolo impossibile.
Avvicinarmi al paratriathlon è stata quindi un’emozione bella e molto
profonda”.Nella foto Gianluca e la sua bicicletta:
Ospite eccellente la campionessa Anna Miglietta, in basso nella foto, coach della Squadra olimpionica di Ginnastica Ritmica e Presidente della Società "La Marmora" di Biella. E' stata Anna Miglietta ad avvicinare Nicole Orlando alla sport e farglielo amare. La Società biellese della quale è Presidente, infatti, ha una sezione "Team Ability" che segue i ragazzi Down anche in atletica, nuoto e tennis da tavolo.
Alla campionessa biellese, nella foto, ho illustrato i miei studi sul rapporto sindrome di Down e intolleranza al latte, come si può desumere dal mio ultimo libro "KO al cancro" Bertoni Editore. Per informazioni sulla sua attività visitate il sito
www.ginnasticalamarmora.it
Anna Miglietta ha accompagnato all'evento di Orvietto la simpaticissima Nicole Orlando che vedete nella foto felice e emozionata ai campionati mondiali del Sudafrica con le medaglie vinte.
Tesserata per la società di ginnastica La Marmora - Team Ability Biella, inizia l'attività sportiva a soli tre anni, la mamma Roberta e papà Giovambattista, la iscrivono nella società, lasciandola nelle mani della campionessa olimpica Anna Miglietta. Nicole ha 23 anni, è un’atleta e il fatto di essere nata con la sindrome di Down le ha imposto una maggiore dose di tenacia e perseveranza, conservando una grande simpatia e l'affettività per la sua famiglia e per coloro che l'hanno aiutata nel suo cammino: “Io sono unica, esattamente come unico è ognuno dei 6 miliardi di abitanti al mondo. E ciascuno di noi, che sia nato normale, che abbia la sindrome di Down o un’altra forma di disabilità, ha le sue doti, le sue qualità, il suo talento”. Ha iniziato fin da piccola a praticare molti sport: ginnastica, nuoto, atletica leggera, e proprio quest’ultima le ha regalato numerose soddisfazioni. Nel 2015 ai Mondiali in Sudafrica, organizzati dalla
Fisidir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva e relazionale), ha collezionato quattro medaglie d’oro e nel 2016 ai “Trisome Games” a Firenze ha vinto tre ori, due argenti e un bronzo.
Non sono solo sportivi però i successi raggiunti: Nicole in questi anni, oltre che campionessa paralimpica, è diventata una star partecipando a "Ballando con le stelle in televisione.
Per sapere di più su
Nicole Orlando
Nella foto il libro autobiografico di Nicole che è uscito a ottobre 2016, in concomitanza della giornata Nazionale
delle Persone con Sindrome di Down. Il titolo del libro, edito da Piemme e scritto insieme alla giornalista della "Gazzetta dello Sport" Alessia Cruciani è: "Vietato
dire non ce la faccio". Se vi interessa il libro, che vi consiglio caldamente, andate su
www.edizpiemme.it/autori/alessia-cruciani
Veramente toccante l’intervento di Salvatore Cimmino, 52 anni, originario di Torre
Annunziata, a causa
del Sarcoma ha perso una gamba a 15 anni. Poi, a 41, ha scoperto il nuoto e ha affrontato 11 traversate in tutto il mondo. E' ormai conosciuto per le sue grandi
traversate a nuoto in tutto il mondo, per sensibilizzare il pubblico e le
istituzioni sui problemi e le difficoltà che le persone disabili devono
affrontare ogni giorno. Con entusiasmo afferma: "Noi disabili abbiamo capacità
che non potete neanche immaginare....A
nuoto da Cuba a Miami senza una gamba: così dimentico la mia disabilità. E ho
più paura dell’egoismo che degli squali”.
Salvatore Cimmino, primatista italiano assoluto di traversata del Canale della Manica, in 9h50’,
compiuta il 31 luglio del 2009, durante il suo intervento nell'incontro orvietano "Sport e disabilità" ha raccontato la sua esperienza di vita: "Ho scoperto il nuoto nel momento in cui ho avuto bisogno di una
persona che mi aiutasse per esempio ad alzarmi dal letto, a fare le cose più
elementari, perché muovendomi con una protesi obsoleta, dopo quasi trent’anni
la schiena usurata non mi sosteneva più. Un carissimo amico medico mi disse che
non c’erano medicinali che potessero ovviare a questa mia grave situazione, ma
che la piscina avrebbe potuto aiutarmi a ripristinare le forze. Così il 20
novembre 2005, per la prima volta in vita mia, misi piede in una piscina. In
quelle ore scoprii che oltre a saper galleggiare, sapevo nuotare". Dalla scoperta di poter essere un eccellente nuotatore anche senza una gamba inizia il progetto
"A Nuoto nei mari del globo per un mondo senza
barriere e senza frontiere”. Progetto di Salvatore Cimmino che,
dal 2010, porta a compimento grandi traversate a nuoto in tutto il mondo per
sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sui problemi e le difficoltà che le
persone disabili devono affrontare ogni giorno. Imprese che il campione paralimpico porta avanti da solo senza staff.
Nell'incontro di Orvieto Salvatore Cimmino con emozione e calore ha ribadito di non definire più le persone con disabilità
degli ammalati, ma persone con gli stessi diritti di cittadinanza di tutti, che
devono essere messe in condizione di partecipare al contesto in cui vivono:
"Perché una persona con disabilità non è un ammalato, ma un individuo che
ha bisogno della sua libertà, dei suoi spazi, di un sistema dove le barriere
siano finalmente abbattute". Complimenti e auguri per le prossime avventure in mare aperto!
Alla fine di questa mattinata densa di testimonianze degli sportivi paralimpici siamo tornati a casa tutti con commozione e partecipazione, con nuovi amici conosciuti e tante storie toccanti di vita e di sport vissute con coraggio e con tenacia da questi atleti eccezionali. Un vero esempio di coraggio per noi che abbiamo tutte le abilità necessarie per vivere con più facilità e senza barriere. Nella foto il gruppo dei partecipanti al quale sono stata senza merito invita a partecipare, mi trovate a destra vestita di bordò accanto al bravo giornalista Lidonni.
Nel mio prossimo libro di aforismi "Per una buona vita", dal titolo di questo blog, ho parlato del Movimento Paralimpico, dei suoi campioni e di Alex Zanardi come esempi di "BUONA VITA" anche per farvi riflettere che il termine “disabile” non indica tutte le abilità psicologiche e fisiche che, invece, queste persone hanno.
Nel mio lavoro di dietista olistica sia nei miei incontri con i pazienti dei miei Stidi Dietetici di Foligno che di Perugia e di Abano terme (PD) sia nelle conferenze che nei miei libri fornisco strategie sulla dieta del DNA e sul Pensiero Positivo Creativo come metodi per potenziare la perfomance sportiva e migliorare la salute. Nell'ambito dello sport italiano ancora non c'è la cultura di un coach dietetetico e olistico mi auguro che queste mie riflessioni spingano l'atleta ad informarsi. In particolare il test del DNA, che da anni offro ai miei pazienti, individua i cibi che sono tossici e che sono causa di problemi di peso, di salute e di comportamento. La Nutrigenetica, quindi la dieta in base al DNA, può migliorare nettamente il rendimento nello sport specie del paratleta, può contenenere la sintomatologia e la facilità di prendere peso dei giovani con la sindrome di Down e di tutti gli sportivi paralimpici.
Approfondisci la Nutrigenetica su questo blog o sul mio sito www.vitiani.it
Se volete consigli chiamatemi.
CARI AMICI DEL BLOG vi lascio con la fiducia che questo mio post vi porterà a documentarvi sull'argomento e a esternare in qualche modo la vostra solidarietà e a partecipare agli eventi sportivi di questi fantastici atlteti dei Movimenti Paralimpici.
CON GIOIA EMMA VITIANI
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